Il Circolo Fotografico AVIS Chiaravalle vi invita a
“L’imperfetto equilibrio del grigio” di Massimo Renzi
Giovedì 26 settembre, ore 21.15, presso Via Rinascita 6/8 a Chiaravalle
SINOSSI:
Viviamo un’era in cui gli spazi della riflessione, del dubbio, dell’incertezza sono espropriati dalla sovrabbondanza d’informazioni. Tecnologie meravigliose ci donano tutto il sapere del mondo: perché sprecare tempo nell’incertezza o nel solo immaginare qualcosa che non ci è già stato detto?
La fotografia stessa, arte tecnologica, è resa sempre più user-friendly (il che non sarebbe in sé un male) a patto di accettare pedissequamente l’idea estetica dominante: gli apparecchi, controllati dell’algoritmo e sempre più infarciti d’Intelligenza Artificiale, sono pronti a correggere ogni nostra “visione” non conforme ai parametri codificati.
Tutto perfetto per chi vive in un mondo di schemi, in cui tutto ha una sua logica, un suo confine, un suo peso, un suo colore, un suo significato.
Ma io so-di-non-sapere, so che ciò che vedo è il prodotto di infinite interazioni e infinite variabili, colto da una prospettiva che è solo mia e non può vantare pretese di universalità.
Ciò che appare in un modo, muovendo lo sguardo – e il pensiero – si rivela in un altro; ogni cosa appartiene un po’ al bianco e un po’ al nero, un hic et nunc che scivola nel passato nell’istante stesso in cui viene colto.
Tutto si perde, trovandosi, nel lento fluttuare del grigio.
Massimo Renzi nasce a Senigallia nel 1966, dove ad oggi risiede e svolge la professione di Informatico.
Muove i primi passi nella fotografia a partire dagli inizi degli anni ’80, e dopo una prima fase formativa maturata nell’ambito dei contesti fotoamatoriali locali avverte la necessità di espandere gli orizzonti oltre le questioni prettamente tecniche, verso una maggior comprensione delle dinamiche espressive e delle potenzialità comunicative del mezzo.
Seguendo tale direzione di ricerca viene in contatto con il “Centro Studi Marche” (poi divenuto “I Fotografi del Manifesto – Passaggio di Frontiera”), gruppo nativamente e strutturalmente focalizzato sui vari aspetti della cultura e dell’arte fotografica.
Ne entra a far parte nel 1995, contribuendo in maniera attiva ad un percorso di “Verifiche” su un manifesto artistico che il gruppo aveva appena redatto e pubblicato, verifiche che si svilupperanno nel corso dell’intero decennio successivo e che varranno ai “Fotografi del Manifesto”, nel 2013, l’assegnazione del premio nazionale “Gentile da Fabriano”.
Un continuo indagare sulle dinamiche introspettive e comunicative annesse a tutto ciò che rientra in un più ampio concetto di “fotografia” gli consente, nel corso degli anni, di maturare una personale poetica espressiva, con frequenti rimandi ad un’analisi critica nella direzione di una fotografia che non disdegna provocazioni linguistiche e sconfinamenti concettuali.
Ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero, ed è autore di recensioni, articoli ed interventi critici in numerose pubblicazioni fotografiche.